13/09/2024 - Colonne, la newsletter su Milano

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Da Colonne (non la riporto tutta ma solo alcune parti, per la newsletter intera cliccate sul link che ci sono anche link interni interessanti)

Ciao di nuovo,

negli ultimi mesi sono state molte le occasioni in cui il sindaco di Milano Beppe Sala e il leader della Lega Matteo Salvini si sono confrontati e scontrati pubblicamente. In certi casi le questioni hanno riguardato la mobilità a Milano, tema su cui Salvini ha voce in capitolo in quanto ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: hanno litigato più o meno apertamente, e sempre a distanza, su piste ciclabili, autovelox, area C e zone a traffico limitato. Molte altre volte invece hanno discusso di temi legati alla città più in generale, o più lateralmente, come la sicurezza, lo stadio di San Siro e l'autonomia differenziata delle regioni. Confronti anche piuttosto animati tra Sala e Salvini non sono una novità, ma l'impressione è che ultimamente si siano inaspriti.

Ma al di là di frecciatine e critiche, ci sono state anche conseguenze concrete. Lo sgarbo più eclatante riuscito a Salvini – almeno a livello simbolico – è stata l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, fatta senza interpellare Sala (né i sindaci dei comuni limitrofi) e dopo che quest'ultimo aveva apertamente detto di essere contrario. L'ultimo in ordine di tempo invece è stata un'intromissione nel progetto di mettere una Ztl nel quadrilatero della moda, di cui si parla da mesi e che nei piani del comune avrebbe già dovuto essere attiva. Salvini non ha approvato il progetto perché non è d'accordo con la scelta del comune di limitare il tempo di permanenza delle auto all'interno della zona a 15 minuti. Sala ha detto che la Ztl – in un modo o nell'altro – si farà. C'è stato poi un battibecco abbastanza sentito sull'autonomia differenziata: Sala si è sentito dare del «disinformato di sinistra» da Salvini, e allora lo ha “sfidato” a un confronto pubblico per vedere «chi ne sa di più». Prima c'era stata la questione dei sensori cosiddetti salva-ciclisti: dopo una serie di ricorsi erano ufficialmente tornati a essere obbligatori per i camion, ma il ministero dei Trasporti aveva contraddetto la decisione del comune con una lettera inviata a un'associazione di categoria di conducenti, di fatto autorizzando i camionisti a non rispettarla (o almeno ad avere qualcosa a cui appigliarsi per non farlo).

Più in generale però Salvini dice la sua un po' su tutto quello che riguarda Milano (sicurezza, divieto di vendita di cibi e bevande d'asporto dopo la mezzanotte, erba alta in città). Ci è nato e cresciuto, ci ha lavorato come consigliere e si sente insomma autorizzato e titolato a intervenire su questioni civiche. E poi naturalmente c'è anche un motivo più politico: le prossime elezioni non sono poi così lontane. Si voterà più o meno tra due anni.

Milano è guidata dal centrosinistra da oltre tredici anni e tutte le ultime tornate elettorali hanno confermato che il Partito Democratico è il primo partito in città: alle elezioni europee di giugno lo è stato in tutti i municipi. Alle comunali del 2021 il centrodestra aveva faticato a trovare un candidato valido: Luca Bernardo, pediatra, scelto dalla Lega, aveva preso poco meno del 32 per cento dei voti, perdendo in modo molto netto contro Sala. L'impressione è che Salvini e la Lega stiano cercando di muoversi per tempo, in modo da avere qualche credito per poter esprimere il prossimo candidato o candidata della coalizione di destra. Durante la campagna elettorale per le europee in un comizio a Milano aveva detto : «Finite queste Europee il centrodestra si deve mettere al tavolo per scegliere subito un candidato sindaco per ridare lustro a Milano e che abbia Milano come priorità. Dobbiamo partire almeno con due anni di anticipo. L'ultima volta abbiamo sbagliato».

  • Perché Milano si allaga

La scorsa settimana a Milano ci sono stati forti nubifragi che hanno provocato ancora una volta l’esondazione dei fiumi Seveso e Lambro e l’allagamento di strade, come via Solari e viale Isonzo, e di zone come Romolo e Lambrate (sui social sono circolati vari video di sottopassi e vie sommerse). Non è una novità che i due fiumi esondino: la vasca di contenimento di Bresso inaugurata lo scorso autunno infatti non è sufficiente a fermare le piene del Seveso e per la costruzione delle altre vasche i lavori sono molto in ritardo. Oltre che per l’esondazione dei fiumi, però, le strade si allagano per via della «capacità insufficiente del sistema di drenaggio delle strade», dice Alessio Radice, professore di ingegneria civile del Politecnico di Milano (ovvero che i tombini e i pozzetti non riescono a contenere e a far defluire tutta l’acqua piovana), oppure di problemi di manutenzione ordinaria (pozzetti sporchi e intasati, che riescono a contenere meno acqua).

  • Cinema + supermercato

Il cinema Plinius di viale Abruzzi, a nord est, dovrebbe riaprire a breve dopo diversi mesi di chiusura per ristrutturazione. Oltre ad aver apportato delle modifiche alle sale, la novità è che parte dello spazio che prima era del cinema ora è stato affittato dalla catena di supermercati tedesca Aldi, che ci ha aperto un punto vendita. Inizialmente la notizia aveva generato qualche preoccupazione perché si pensava che il cinema venisse chiuso, in realtà è stato solo ridotto lo spazio destinato alle sale (che era di circa 2mila metri quadrati) che sono passate da sei a tre.

  • L’invasione di piante acquatiche all’Idroscalo

Da diversi anni ormai chi si allena all'Idroscalo (il lago artificiale circondato da un parco vicino all’aeroporto di Linate) sa che lo dovrà fare nuotando o pagaiando attraverso una schiera di piante acquatiche, che attorno a marzo e aprile, proprio quando ci sono le gare di canoa e canottaggio, crescono in modo incontrollabile. Con il sole e il caldo le piante crescono in altezza arrivando a toccare la superficie dell’acqua, creando una distesa che dalla riva si estende per diversi metri verso il centro del lago. «In questo periodo sono meno visibili», dice Adriano Alessandrini, presidente di Idroscalo club, ma ci sono: quelle più alte formano delle specie di chiazze marroni e verdognole a pochi metri dalla riva. Il fondale ne è pieno e le si vede facilmente dai pontili o passandoci sopra in barca.

  • Vietato dare da mangiare alle nutrie

Da qualche giorno camminando in alcuni parchi e giardini pubblici della città, come i giardini di Porta Venezia, parco Solari o parco Sempione, potreste aver notato cartelli che invitano a non dare da mangiare agli animali selvatici. Li ha messi il comune e sopra c'è scritto: «È vietato dare cibo a nutrie, pesci, scoiattoli, tartarughe e uccelli». Il cartello specifica anche il perché: «È pericoloso per la loro salute» e «la loro moltiplicazione danneggia l’ambiente». Per chi è nato e cresciuto a Milano o nell'hinterland è abbastanza evidente che non si debba dare da mangiare alle nutrie, ma con animali più graziosi e percepiti come meno invasivi come gli scoiattoli e le tartarughe spesso le persone sono assai più permissive. Il comune inoltre dice che questa campagna è pensata molto per i turisti, che solitamente sono un po' meno avveduti (e a Milano generalmente hanno una certa predilezione per i piccioni).

  • Il detenuto diciottenne morto a San Vittore

Alla fine della scorsa settimana un detenuto egiziano di diciotto anni è morto in un incendio nella sua cella nel carcere di San Vittore. È una storia su cui ci sono ancora molte cose da chiarire, ma i sindacati di polizia ritengono probabile che l'incendio sia stato appiccato dagli stessi detenuti, come è già successo in altre occasioni. Il diciottenne morto chiamava Youssef Mokhtar Loka Barsom ed era in custodia cautelare (quindi non era ancora stato processato) da fine luglio, quando era stato arrestato con l’accusa di rapina dopo essere scappato da una comunità terapeutica in cui era stato inserito dopo mesi di attesa.