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In qualità di educatore, non posso che accogliere con gioia ogni iniziativa che possa fare del bene ai nostri ragazzi, favorire l'efficacia didattica, migliorare il benessere di tutti nel contesto scolastico... ma c'è una grave ipocrisia di fondo: ormai da anni sparlano di abbandono scolastico, di insuccesso, ecc... ma non è stata davvero presa una sola delle iniziative prioritarie e imprescindibili per minare alla base questi problemi, in primis, ma non solo, le "classi pollaio" (specialmente nel biennio della secondaria superiore, il più delicato, quello che segna il passaggio per i ragazzi in un ambiente molto diverso da quello sempre vissuto, in una età, quella dell'adolescenza, incredibilmente delicata per le rivoluzioni chimiche del fisico, della mente, per gli sconvolgimenti emotivi che li travolgono) che non sono state minimamente risolte, nonostante le 10000000 promesse di governi di ogni colore (costantemente 26-28 ragazzi in ogni prima, poco meno nelle seconde...) ...ma si inventano e buttano soldi x corsi su corsi di psicologia e tecniche vudù, quando non ci consentono proprio fisicamente di far fronte alla prima semplice necessità, quella di poter seguire ogni studente, ogni essere umano, come individuo unico, importante e singolo, da inserire certo nella collettività di un gruppo classe e della società, ma prima di tutto di poterlo trattare da uomo/donna e non "numero"...
E si potrebbe continuare con tanti altri aspetti, tutti figli della scuola diventata azienza invece che laboratorio educativo e formativo...